lunedì 3 settembre 2007

La mia radio storia di Raniero Ruberti

Quando gli amici chiamano, non si può dire di no. O almeno ci proviamo!
Nei primi mesi del 1976, in pieno fenomeno “radiolibere”, confesso che io ascoltavo soprattutto una radio che si chiamava, mi pare, RAM 102 (RAM = Radio Antenna Musica), dove parlava un certo Massarini, bravino. Poi un amico dell’epoca, mi segnalò Onda Radio 101 e cominciai a seguire un po’ anche quella. Una sera, lo stesso amico, mi chiamò e mi disse che lui e un altro amico di trent’anni fa, avevano ottenuto di fare una trasmissione notturna presso questa Onda Radio. Ovviamente li ascoltai. Non ricordo molto di quella trasmissione, ma ricordo che da quella notte mi venne per la prima volta in mente di poter divulgare, anzi “trasmettere”, i miei gusti e le mie conoscenze musicali.
L’occasione si presentò d’estate: alcuni conduttori di Onda Radio, ragazzi come me, anche più giovani, partivano per le vacanze estive e il responsabile dei programmi, un certo Giorgio, al quale ero stato segnalato da quei due amici di prima, mi propose di fare un paio d’ore di trasmissione pomeridiana, in sostituzione dello speaker originario, partito appunto per le vacanze. Senza provino, con le sole istruzioni e raccomandazioni telefoniche di Giorgio, con i miei dischi e un po’ di paura, mi presentai nell’appartamentino della Balduina che ospitava gli “studi” di Onda Radio 101. C’era solo il tipo che finiva il programma prima del mio, non ricordo né il suo nome né la sua faccia, in due minuti mi istruì sul funzionamento pratico del mixer e dei due giradischi, prese la sua roba e se ne andò. Da solo, mentre andava quella che sarebbe stata da allora in poi la mia sigla (The Doors – Riders on the Storm), aumentò la paura di non farcela. Temevo che la “scaletta” che avevo preparato fosse troppo breve, che non piacesse, che non sapessi cosa dire tra un brano e l’altro. Per farla breve, quella prima volta fu un mezzo disastro: la voce non mi usciva e dimenticavo tutte le cose “intelligenti” che avevo pensato di dire per presentare e commentare i pezzi che mandavo. L’unica cosa che andava bene, e lo dico senza falsa modestia, era la selezione di brani che uscirono quel pomeriggio dalle radio sintonizzate su FM101.
Probabilmente per mancanza di alternative, Giorgio mi confermò nei ranghi di Onda Radio, anche quando tornò il ragazzo che avevo temporaneamente sostituito (che era, per inciso, Alessandro Staiti) e iniziò la mia straordinaria avventura sulle onde della radio.
In seguito ho conosciuto tante altre ragazze e ragazzi che prestavano la loro opera volontaria presso Onda Radio 101 (e poi un’altra emittente, Radio Rama), di tanti non ricordo il nome, di alcuni sono rimasto amico. Mi rimane la gioia di aver percorso un tratto della mia vita insieme a tutti loro.

Raniero

Grazie Raniero da Alessandro e Marco

2 commenti:

Marina Montanaro ha detto...

Caro Raniero,
che piacere leggere questa storia.
Mi è venuto freddo (niente male, siamo ancora in estate), non sapevo che gli inizi fossero stati così avventurosi.
Bravo, fammi sapere quando ricominci.
Un bacione,
Marina

Anonimo ha detto...

Grazie.
È sempre più difficile trovare chi ascolta le storie.
Non so se si può dire che ricomincio, comunque Martedì prossimo (18 Settembre) dalle 21 alle 22, sostituirò Alessandro Staiti in trasmissione (come allora...).
In futuro... quien sabe?
Hasta siempre,
Raniero